interventi del presidente
L'intervento del Presidente Panciera all'Assemblea dei Soci intervista a 7Gold Telepadova Lettera aperta al dottor Zappalorto Sistema Mose: la preoccupazione di Confcommercio Ascom Venezia Assemblea Ascom Venezia 2022 Un bilancio di quanto l'Associazione ha fatto e sta facendo per i soci L'intervista a Informazione Senza Filtro Il bando per la concessione di ristori Il comunicato stampa inviato ai giornali sugli episodi definiti come assembramenti Ascom Venezia condivide e appoggia l'iniziativa Assessore Costalonga Pubblici esercizi e le richieste inviate al Sindaco del Comune di Venezia Sicurezza e tutela delle attività commerciali temporaneamente chiuse Intervento del Presidente all'Assemblea elettiva Un plauso al Comune per la gestione acqua alta eccezionale Riduzione Tari- intervento sui giornali APPELLO DI ASCOM VENEZIA AL GOVERNO: AIUTATECI I COMMERCIANTI VALUTANO DI FAR CAUSA AL CONSORZIO VENEZIA NUOVA Commissione di disciplina: elezione del nostro rappresentante "A Venezia come in terraferma, salviamo i negozi di vicinato" "Residenza Commercio e Artigianato: Venezia per i Veneziani" Intervento presso il convegno Venezia Mestre Città Metropolitana: un turismo sostenibile e di qualità Si chiude un capitolo, ora avanti tutta Difendiamoci da abusivismo e contraffazione Il degrado di una città comincia anche dalla contraffazione e dall'abusivismo L'unione fa la forza Categorie in subbuglio Riconfermati i vertici Ascom Le novità del nuovo Statuto Delusi dalla riforma del lavoro Non solo specialità veneziane Siamo pronti
Delusi dalla riforma del lavoro
La riforma del lavoro non convince perché lascia ancora irrisolti i nodi relativi a sviluppo e crescita delle imprese del commercio, turismo e servizi.

Nonostante i miglioramenti apportati anche grazie all’intervento di Confcommercio, la sensazione che emerge è di un’ennesima occasione sfumata di dare una svolta al mercato del lavoro che si trova, invece


a dover fare i conti con costi aggiuntivi, maggiori adempimenti burocratici e meno chiarezza.


Se l’obiettivo della riforma era quello di creare un mercato dinamico favorendo l’occupazione, purtroppo l’effetto è ancora ben lontano dal verificarsi.

Per favorire il lavoro occorre porre in essere politiche di crescita incentivando il fare impresa, diminuendo la pressione fiscale e semplificando le procedure, in poche parole “sburocratizzando” il rapporto tra impresa e stato.

La rigidità in ingresso creerà ancora maggiori difficoltà, soprattutto per i giovani, ad acquisire un’adeguata esperienza all’interno del mondo produttivo.

Per fortuna resta pur sempre l’istituto dell’apprendistato, che rinnovato nelle sue dinamiche rimane una grande opportunità per imprese e lavoratori.