Nuovo regolamento acqueo: più traffico e costi più alti per le agenzie turistiche
968 La recente normativa sulla circolazione acquea approvata dall’Amministrazione comunale, volta ad aumentare la sicurezza e a diminuire il traffico, secondo Ascom Venezia non ha fatto altro invece che disattenderne gli scopi

aumentando il traffico e il numero dei passaggi delle imbarcazioni in Canal Grande, allungando i percorsi in un senso rispetto all’altro, vista anche la chiusura di diversi canali lungo il Canal Grande.

Oltre al regolamento, sono state emanate continue delibere che apportano modifiche su modifiche, spesso su suggerimento dei funzionari e senza ascoltare le proposte e osservazioni presentate dalle categorie coinvolte.

"Tra le conseguenze di tale situazione - spiega il responsabile Ascom del trasporto pubblico non di linea Valter Cici - l’aggravamento dei costi da parte della categoria che si trova a dover ridefinire i contratti stipulati con le agenzie turistiche non più adeguati ai nuovi costi, con la conseguente ricaduta dei prezzi sull’utente finale.
Non potendo il servizio di nolo transitare sotto il ponte di Rialto tra le 8 e le 12, se dall'aeroporto deve andare in un qualsiasi albergo situato dopo Rialto, il motoscafo uscito dal rio di Noale dovrà girare a destra e percorrere il Canal Grande fino a Rio Novo per rientrarci quindi all'altezza di San Tomà. Lo stesso vale per i taxi i quali, anche se hanno completato il servizio, non possono tornare allo stazio passando vuoti sotto il ponte di Rialto, pertanto devono fare questo percorso . Il risultato è quello di avere maggior traffico e maggiori costi alle agenzie e sugli utenti finali."

Favorevole l'associazione al tema del Telepass, a fronte dell'accordo tra i rispettivi commissari di Comune e Provincia, per monitorare gli ingressi in ztl, l’unica vera soluzione per controllare e scongiurare l’attività abusiva.
"Non siamo d’accordo invece con l'introduzione del GPS - continua Cici - perchè è una misura che va contro i diritti della privacy, di cui ogni lavoratore ha diritto e che va di fatto a sanzionare solo chi è regolare".

Ascom propone quindi di istituire una commissione comunale permanente cui facciano parte anche gli esponenti della categoria per valutare di volta in volta i vari aspetti della mobilità.