interventi del presidente
Intervento presso il convegno Venezia Mestre Città Metropolitana: un turismo sostenibile e di qualità
Da quando l’Europa ha aperto le frontiere sia al suo interno che nei paesi dell’Est e dell’Oriente, il turismo in arrivo a Venezia è aumentato e si è diversificato.

Spesso si è parlato di come gestirlo e il duemila, anno del Giubileo, era stata prospettato come l'occasione per una corretta gestione dei flussi.




Da allora non solo ciò non è accaduto, ma gli arrivi sono cresciuti esponenzialmente andando a saturare alcune aree, senza che avvenisse mai la tanto agognata distribuzione dei flussi su tutto il territorio e ciò che la città storica offre al turista è un biglietto da visita sempre peggiore, l’ ”area marciana” intasata di turisti con colazione al sacco, sparsi sui gradini: dov’è la tanto decantata sistemazione alternativa dei “giardini ex reali” dove dovevano essere indirizzati i suddetti turisti?

Come viene accolto? Chi arriva dalla terraferma e prende il vaporetto, paga un prezzo altissimo per un servizio che tutti ormai considerano equivalente a quello del carro bestiame. Stamattina una turista tedesca con due bambini, schiacciata dalla folla e assistendo alle scene di imprecazioni dei residenti e pendolari che non riescono a salire sul mezzo, si è girata verso il capitano chiedendo incredula in italiano: “ma è così ogni giorno?”.

Parlando quindi di mobilità, possibile che dopo ordinanze su ordinanze per regolare il traffico acqueo, il risultato sia stato quello di porre limiti a tutte le categorie, tranne che all'azienda di trasporto pubblico di linea, che è il soggetto che intasa maggiormente il Canal Grande e con i mezzi più grandi?

Perchè il turista che arriva al Tronchetto o a Piazzale Roma per andare a San Marco, deve passare per il Canal Grande? Non sarebbe più logico imbarcarlo su una linea dedicata che non attraversi la Ztl ma bensì circoli per il canale della Giudecca e che troverà subito, grazie a cartelli chiari e inequivocabili sulla destinazione e non lo costringerà così ad una sorta di caccia al tesoro, tra i numeri più disparati delle varie linee, del vaporetto che lo porta a San Marco, ovvero quasi tutti!
Fintanto che l'Actv sarà costretto a guardare al turismo di massa solo per fare cassa – vedi il degrado dei pontili con i distributori di panini e bibite etc - e non come un servizio da dare al residente oltre che al turista, la prospettiva può solo peggiorare.

E chi arriva con i lancioni in Riva dei Sette Martiri? Che servizio di accoglienza si offre a questi turisti? Centinaia di persone che si accalcano in fondamenta in attesa che arrivi la barca, sotto il sole e senza servizi igienici.

Passeggiando, si vedono cestini dell'immondizia sempre più traboccanti e sempre in minor numero e visto che si riempiono velocemente, anche per la trasformazione della maggior parte dei bar in pizzerie e ristoranti improvvisati, speriamo che se come sembra verranno ulteriormente diminuiti ci sia almeno un presidio costante che impedisca che il turista, visto l’ipotesi irreale che se li se porti a casa, non li abbandoni davanti all’uscio di qualche residente.

Ecco quindi la città da visitare, un grande bazar dove l'abusivismo dilaga in tutte le sue forme e dove vengono messe sempre e solo in evidenza le situazioni di paccottiglia dei commercianti regolari che chiedono e aspettano da anni un regolamento sull’arredo urbano.

Venditori irregolari che ormai offrono di tutto, dalle borse e cinture contraffatte ai bastoncini per i selfi, motoscafisti senza autorizzazione che circolano liberamente e se poi parliamo di decoro, la presenza in aree centrali di negozi ad 1 euro con prodotti della Cina, è uno schiaffo alla qualità che questa città ha il dovere di continuare ad offrire.

Ma turismo di qualità vuol dire anche voltare pagina, avere il coraggio di cambiare usi e costumi in essere da tempo e uscire da questo circolo vizioso dove il turista è incanalato nella scelta degli acquisti, degli svaghi e degli spostamenti a favore di alcuni e a discapito di altri. Anche questo ha contribuito all’impoverimento della città oltre al suo degrado, pertanto auspichiamo che la futura Amministrazione metta mano come prima cosa alla diversificazione degli arrivi individuando dei percorsi che dovrebbero scoraggiare chi viene a visitare la città in due ore.