Abusivismo? Ascom denuncia: licenze rosse, servizi taxi degli alberghi e diportisti, ce n'è per tutti
“Siamo stati contenti che in questi giorni sia stato dato risalto al fenomeno dell'abusivismo dilagante in città, ma ci rammarichiamo che tra tutti i settori di cui si è parlato non sia stato citato quello dei motoscafisti

che da sempre è toccato da questo fenomeno aumentato ormai in maniera esponenziale”.

Il settore del trasporto pubblico non di linea di Confcommercio Ascom Venezia denuncia lo stato di irregolarità che ormai dilaga in città e che nonostante le denunce e gli esposti fatte negli anni contro le licenze rosse e di tutti quelli che svolgono il lavoro di taxi senza averne i requisiti, questi continuino indisturbati a svolgere l'attività.

“Noi lavoriamo avendo tutta una serie di restrizioni che vanno dalla potenza sul motore ai limiti di velocità - spiega il presidente della categoria per l'Ascom Stefano Martinelli – e se noi superiamo il limite andiamo subito in commissione disciplinare con il fermo barca di una settimana, mentre gli altri girano indisturbati e al massimo si prendono una sanzione”.

Ma non ci sono solo le licenze rosse nel mirino della categoria, a svolgere un servizio taxi in città che non gli è consentito, anche il nuovo fenomeno dei fai da te, ovvero i diportisti, come denuncia Valter Cici, altro rappresentante del settore in Ascom: “Mentre i motoscafisti con licenza del Comune di Venezia devono avere tutta una serie di titoli professionali per il trasporto persone, ora assistiamo ogni giorno allo scorrazzare di diportisti che effettuano il servizio taxi in città mentre potrebbero fare solo il noleggio in acque marittime. Non parliamo poi di chi è un pericolo per gli altri, come il caso del cinese che trasporta connazionali ma che è evidente non sia in grado di portare una barca, d'altronde fino a 40 hp non serve neanche la patente”.

Altra dilagante forma di abusivismo, sotto gli occhi di tutti spiegano, quella degli alberghi che continuano ad utilizzare i propri motoscafi per effettuare un servizio di taxi quando questo non sarebbe permesso. L'estate scorsa i consorzi e le cooperative di taxi hanno presentato una denuncia contro un prestigioso albergo del Lido che indisturbato effettuava regolari servizi di taxi, peraltro a tariffe più alte di quelle dei taxisti regolari, ma ad oggi quel motoscafo abusivo continua ancora indisturbato la sua attività illecita.

"Gli alberghi chiamano inoltre i motoscafi con le licenze rosse - spiega Martinelli - dove queste non potrebbero effettuare il servizio taxi. Il nostro sindacato si attiverà anche in collaborazione con AVA per risolvere questa situazione che non può essere più tollerata".

La categoria si augura quindi che tutte le associazioni congiuntamente lavorino assieme per dare battaglia a queste forme di abusivismo e di parlarne prossimamente al commissario prefettizio.