Con grande disappunto leggiamo queste note che purtroppo pongono sotto una luce negativa una categoria che non è per niente abusiva. Siamo consapevoli che le sacche di abusivismo risiedano in tutti gli ambiti lavorativi
ma disconosciamo i dati dichiarati e non ci riconosciamo nella linea di comunicazione scelta dai soggetti che hanno sottoscritto il protocollo"
Inizia così il comunicato stampa del Vice Presidente Francesco Tagliapietra sulle dichiarazioni apparse sui giornali relative ad una alta percentuale di trasportatori abusivi operanti in Città.
E prosegue "La situazione descritta non delinea in alcun modo il vero quadro del comparto del trasporto in città, né nella sua operatività che avviene per la maggior parte dei casi nella massima legalità e all’interno degli obblighi normativi, con grande sforzo e impegno nelle opere di carico e scarico nonché nel rispetto della specificità della Città e nella sua tutela.
In ottica di salvaguardia e tutela, nelle ordinanze e regolamentazioni del traffico si è sempre cercato di concertare con le Istituzioni, arrivando anche ad adoperarsi per la riduzione della portata e delle misure delle imbarcazioni, sostenendo dei costi importanti per la sostituzione del parco mezzi.
Concordiamo nella necessità di raggiungere una sempre maggior inclusione delle donne anche in questo settore del mondo del lavoro, l’aumento delle presenze femminili – sia nelle aree operative con adeguati ruoli e incarichi sia nelle aree di responsabilità - è una degli obiettivi a cui continuiamo a tendere, parallelamente alle iniziative che stiamo mettendo in campo per riconoscere e premiare quelle già presenti.
Sul fronte del passaggio scuola lavoro stiamo instaurando e ispessendo i contatti con gli istituti scolastici che hanno nel loro piano di studi materie che preparano all’inserimento nel mondo del trasporto e della logistica, crediamo fermamente in questa sinergia vantaggiosa per tutti i soggetti coinvolti.
La categoria si è dimostrata sensibile sul tema della sostenibilità, portando avanti iniziative autonome di ricerca di propulsioni alternative a quelle attuali, modalità più consone e compatibili, concretizzando in alcuni casi già soluzioni percorribili.
Invitiamo a riflettere sui falsi allarmi non suffragati da documentazione di spessore e da più fonti, una volta pubblicati vengono messe in risalto le criticità di alcuni casi tanto da farle sembrare la normalità"
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