Un messaggio di vicinanza il nostro, nei confronti della Curia che nei giorni scorsi segnalava la vendita di souvenir considerati "blasfemi".
La dimostrazione del fatto che non venga rispettata la nostra religione - commenta Magliocco- è l’ennesimo esempio di quanto determinati soggetti non vogliano integrarsi e osservare le regole del nostro paese, a cominciare da quelle dettate dallo svolgere un’attività commerciale e ottemperare a quanto richiesto dalla materia fiscale, previdenziale, commerciale.
Stesse regole, stesso mercato è sempre stata la linea guida che Confcommercio ha perseguito in questi anni perché tutti possano lavorare correttamente senza creare concorrenza sleale.
Auspichiamo pertanto - continua Magliocco - che gli organi competenti possano svolgere interventi per capire se, oltre all’offesa alla nostra religione, ci sia anche la noncuranza di altre regole commerciali per poter svolgere rettamente il proprio lavoro.”
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