Abusivismo e sicurezza. Il Questore in visita all'Ascom
895 “Il problema sono i mezzi a disposizione, ovvero le normative. E' la sanzione che manca, la certezza della pena. Noi dobbiamo trovare delle soluzioni alternative che siano temute e quella del carcere non lo è più.”


Così ha risposto stamane il questore Angelo Sanna ai dirigenti dell'Ascom Venezia in un incontro di conoscenza con l'associazione avvenuto stamane presso la sede, alla domanda di come si possa risolvere il problema dell'abusivismo e della contraffazione e più in generale del degrado della città.

“Le carceri sono piene e sapete già che la pena non viene mai scontata – ha continuato il questore – per cui bisognerà trovare una qualche forma di sanzione che funzioni come è accaduto con il codice della strada e la patente a punti. Anni fa il consumo di droghe e stupefacenti era più basso, ma era più alto il tasso di mortalità. Ora invece è cresciuto il consumo ma è diminuita notevolmente la percentuale di morti sulle strade, grazie a questa forma di deterrenza.”

Il presidente Roberto Magliocco con il vicepresidente Marco Francalli hanno quindi spiegato come il fenomeno dell'abusivismo non solo sia cresciuto, ma come si sia evoluto, tanto che i venditori illegali abbiano a disposizione diverse tipologie di merce a seconda della situazione, dall'ombrello se piove ai stivali per l'acqua alta e così via.

“Noi contiamo centinaia di venditori abusivi al giorno – continua Magliocco – che agiscono indisturbati. Chiediamo se la polizia può aumentare la presenza, perchè ha una professionalità tale che riesce ad incutere rispetto, oltre ad avere una formazione investigativa che può marginare il fenomeno all'origine.”

“Noi teniamo conto di questi problemi – risponde quindi il questore - ma ovviamente non possiamo non avere delle priorità. Tra queste c'è la lotta al terrorismo e Venezia è una grande vetrina, per questo appetibile e quindi abbiamo grosse risorse impegnate su questo fronte. Poi fa piacere sentir dire dagli israeliani che il nostro metodo di lavoro è all'avanguardia e quanto accaduto a Parigi difficilmente capiterebbe qui.”

Il Questore ha quindi spiegato il lungo lavoro sul fronte della lotta alla criminalità, quello della polizia delle comunicazioni, ma per ribadire che non viene tralasciato nulla ha informato che verranno fatti dei corsi di aggiornamento professionale agli agenti con lo staff che cura la sicurezza della Louis Vuitton.

“Questo marchio è il più colpito dalla contraffazione – ha spiegato Sanna – quindi hanno accumulato esperienza e formazione al suo contrasto. Per noi sarà un ulteriore modo per conoscere e combattere meglio il problema”.

Elena Magro