Chiediamo che la Motorizzazione Civile torni a Venezia
2610 I tempi sono lunghi ed i badges sono pure sbagliati! Non posso essere io a pagare gli errori degli altri.”



A sfogarsi è Gabriele Fontolan titolare della ditta di trasporti marittimi Transport Lines di Piazzale Roma e associato


Confcommercio Ascom Venezia che racconta i disagi subiti con la motorizzazione civile (area navigazione ) che da Mestre è stata spostata a Rovigo. Una volta l’armatore girava con il libretto di navigazione e annualmente si metteva il timbro. Ora invece vengono rilasciati i badges, per esempio ogni volta che si fa il rinnovo del collaudo, quindi ogni quattro anni se l’imbarcazione è in legno e cinque se è in ferro, e ogni otto anni quello per una visita speciale della barca.



“Sono carico di badges e potrei trovare qualche errore su ognuno” – continua Fontolan – “ma Il caso più clamoroso mi è capitato adesso quando a fronte della domanda di rinnovo degli imbarchi che si effettua ogni dieci anni, mi sono sentito rispondere dalla motorizzazione di Rovigo che non potevo averlo in quanto avrei la barca in conto proprio mentre si può fare solo con in conto terzi. Non mi ero accorto infatti che all’ultimo collaudo avevano erroneamente registrato l’imbarcazione in conto proprio. Quindi devo pagare di nuovo un’agenzia che espleti la pratica e dimostrare all’ufficio di Rovigo che ho l’autorizzazione. “



Lo sfogo è amaro anche per la perdita di tempo che crea disagi all’attività, dato che ogni volta che una ditta si rivolge alla motorizzazione per l’espletamento di una pratica può passare anche un mese, periodo in cui la barca non può circolare.



“Lavoriamo con un tempo tecnico – spiega il responsabile del settore trasporti di Ascom Venezia Francesco Tagliapietra – che non è quello della burocrazia e questa attesa crea forti disagi alle aziende. Non si può lasciare una barca ferma per settimane. Chiediamo quindi in maniera forte che ritorni nell’area metropolitana uno sportello dedicato alle esigenze del settore acqueo con il quale poter interloquire.”